Cos’è l’ansia?

Provare ansia è un’esperienza molto comune. Il lavoro, gli impegni familiari ed economici, il proprio stato di salute ci coinvolgono ogni giorno in compiti impegnativi, che possono evocare stress e ansia. Se l’ansia è «adattiva», riusciamo ad adattarci normalmente alle avversità quotidiane. In tal caso la tensione ansiosa ed i suoi sintomi ci aiutano a valutare con prontezza gli aspetti negativi di un problema, ad anticiparne le conseguenze, a risponderne nel pieno delle nostre capacità psicologiche e fisiche

φ Quando l’ansia è patologica?

Diverso è il caso in cui l’ansia non è più adattiva. La tensione ansiosa appare in momenti che non la giustificherebbero. Diventa sproporzionata, troppo forte rispetto all’evento che la scatena. L’angoscia dura più del necessario. E provoca pensieri e comportamenti poco funzionali, non vantaggiosi per la persona che li vive. Questo si verifica quando l’ansia è patologica.

Se, per esempio, l’ansia si manifesta sotto forma di angoscia e preoccupazioni eccessive, per la maggior parte dei giorni, per almeno sei mesi si parla di Disturbo d’Ansia Generalizzato (DAG). In questa condizione l’individuo prova un’eccessiva apprensione in relazione ad eventi ed attività di routine (lavorare, occuparsi dei propri figli o del proprio partner, etc.). Le preoccupazioni provocano sintomi di irrequietezza, affaticamento, irritabilità, tensione muscolare, alterazione del sonno. La tensione diventa incontrollabile e ostacola la vita sociale e lavorativa. Il DAG è una condizione molto comune e colpisce dal 3 all’8% della popolazione. Sorge tipicamente in adolescenza ed è più frequente tra i soggetti di sesso femminile. In condizioni molto gravi chi vive questo disturbo sviluppa anche sintomi depressivi e viene indotto dalla forte angoscia ad abusare di farmaci o di sostanze alcoliche (dato il loro potere ansiolitico).

φ Perché rivolgersi allo psicologo?

La letteratura scientifica ha dimostrato l’efficacia della psicoterapia nel trattamento dei disturbi legati all’ansia, e tra questi del Disturbo d’Ansia Generalizzato. In particolare la combinazione di psicoterapia e farmacoterapia risulta essere molto efficace, soprattutto nelle prime fasi del trattamento, quando i sintomi ansiosi sono ancora molto acuti. Da un lato gli psicofarmaci risollevano il paziente dai sintomi fisici dell’ansia (come l’affaticamento, la tensione motoria, i disturbi del sonno e via dicendo). Dall’altro lato la psicoterapia agisce sulle cause psicologiche delle preoccupazioni ansiose (gli aspetti emotivi e cognitivi). Quando l’ansia limita rigidamente la quotidianità della persona, è molto intensa e pervasiva, e provoca depressione e comportamenti di dipendenza da sostanze un trattamento combinato di farmacoterapia e psicoterapia diventa urgente.

φ Cosa fa lo psicologo?

Nelle prime fasi di trattamento lo psicologo valuta la gravità dei sintomi legati all’ansia. Aiuta, dunque, il paziente a scoprire quali sono le situazioni che scatenano la sua angoscia, a quali pensieri ed emozioni si associano le preoccupazioni ansiose, quali sono le reazioni psicologiche che alimentano l’ansia (anziché placarla). In questo caso lo psicologo incoraggia il paziente a considerare la sua ansia non solo come evento fisico, corporeo, concreto e insormontabile ma anche come evento mentale, che può essere trattato e superato psicologicamente.

La riformulazione dell’ansia in termini psicologici è centrale per la psicoanalisi. L’ansia è la punta di un iceberg, l’espressione, sotto forma di sintomi fisici ed angoscia, di esperienze relazionali, di emozioni e bisogni inconsci e profondamente attivi nella personalità di un individuo. Lo psicoanalista cerca di aiutare il paziente che soffre di disturbi d’ansia a comprendere i significati profondi delle sue preoccupazioni ansiose in un clima di sicurezza e rilassamento all’interno della relazione terapeutica. L’obbiettivo è quello di aiutare il paziente ad usare positivamente l’ansia. Ad accettarla e tollerarla come motivo di esplorazione psicologica di sé anziché evitarla come pericolo inaccettabile.

Se vuoi saperne di più sulla relazione tra psicoterapia psicoanalitica, farmacoterapia e Disturbo d’Ansia Generalizzato leggi qui.