Tristezza e Depressione cosa sono?

Tristezza e felicità sono manifestazioni emotive universali del nostro tono dell’umore e si alternano normalmente l’una all’altra nella nostra vita quotidiana. Alle volte abbiamo un umore perlopiù positivo e ci scoraggiamo solo di fronte a eventi gravi. Altre volte siamo spesso avviliti e raramente ci sentiamo vitali. In altri casi ancora cambiamo rapidamente umore.

Quando però l’umore cala stabilmente nel tempo, si estende alla totalità delle situazioni quotidiane, ed è difficilmente modificabile dagli eventi non siamo più in presenza di una «normale» tristezza. In quest’ultimo caso si parla, invece, di depressione dell’umore, e si manifestano sintomi tipici.

φ Come si manifesta la depressione?

In presenza di un Disturbo Depressivo Maggiore la malinconia, l’apatia, l’abbattimento

  • φ diventano rigidi, persistenti, prolungati nel tempo, durano per la maggior parte del giorno
  • φ influenzano pesantemente la persona da un punto di vita psicologico (visione pessimistica di sé, pensieri e ricordi negativi), cognitivo (ridotta attenzione e concentrazione, linguaggio e pensiero rallentati), emotivo (senso di colpa e di indegnità), motivazionale (mancanza di piacere nello svolgimento delle attività quotidiane) e fisico (riduzione dell’appetito, perdita di peso, insonnia, perdita di piacere ed eccitazione sessuale, rallentamento psicomotorio e agitazione)
  • φ compromettono seriamente e gravemente la vita lavorativa e sociale del paziente

Nella Depressione Maggiore questi sintomi durano da poche settimane a molti mesi. Tendono a svanire spontaneamente ma poi si ripresentano, innescando una nuova fase di depressione e proseguendo ciclicamente.

In un’altra forma di sindrome depressiva, il Disturbo Depressivo Persistente, la persona è depressa, indecisa, fa fatica a concentrarsi, ha poco appetito, è insonne, affaticata per quasi tutti i giorni per diversi anni. Questi sintomi non sono intensi come nella Depressione Maggiore ma sono cronici, stabili nel tempo.

Nel Lutto i sintomi depressivi si scatenano in reazione a eventi di vita drammatici (perdita di una relazione, tracollo finanziario, perdita del lavoro, grave malattia medica, etc…) ma diminuiscono di intensità con il passare dei giorni o delle settimane.

φ Perché rivolgersi ad uno psicologo?

Una delle più gravi complicazioni associate al Disturbo Depressivo Maggiore è dovuta ai sentimenti di colpa depressivi. Se la depressione maggiore non viene trattata in tempo l’intensità dei sensi di colpa può diventare crescente e così anche il rischio di idee suicidarie, gesti autolesivi e tentativi di suicidio. Non a caso l’OMS ha stimato che nel 2020 le sindromi depressive potrebbero rappresentare la seconda causa di disabilità nella popolazione generale. Un trattamento tempestivo è necessario nei disturbi depressivi gravi e prevederà la combinazione di farmacoterapia e psicoterapia.

L’utilità dei trattamenti psicologici della depressione è comunque largamente dimostrata dalla letteratura. La psicoterapia interviene efficacemente nella cura delle sindromi depressive. E laddove la depressione è grave la sola farmacoterapia è meno efficace senza un trattamento psicologico parallelo (leggi qui)

φ Come si cura la depressione?

Le persone colpite da un disturbo depressivo sono drammaticamente convinte di essere colpevoli e sentono che la loro depressione e la loro indegnità siano dati assoluti. Per la psicoanalisi è centrale aiutare questi pazienti a capire che la colpa e la tristezza non sorgono nel vuoto. Hanno significati psicologici e possono essere comprese nel contesto emotivo e relazionale in cui i pazienti hanno sviluppato il proprio percorso di vita.

Impegnandosi in un ascolto empatico verso il paziente, lo psicoanalista promuove l’esplorazione delle motivazioni inconsce delle esperienze depressive. Incoraggia il paziente a ricollegare colpa e indegnità alle esperienze relazionali dolorose che le alimentano inconsciamente, rendendole più accettabili per sé e meno svalutanti. L’ascolto psicoanalitico, mai direttivo o giudicante, di per sé promuove nei pazienti depressi una visione di sé meno auto-punitiva, una scoperta autonoma di aspirazioni e mete di vita non colpevolizzanti e più realistiche.

Secondo la ricerca scientifica le psicoterapie psicoanalitiche a breve e lungo termine sono entrambe efficaci nella cura delle sindromi depressive; ma mentre le psicoterapie brevi sembrano agire più rapidamente, quelle a lungo termine sembrano più efficaci nel lungo periodo rispetto a quelle brevi, producendo miglioramenti più stabili nel tempo (leggi qui).