Paura e Fobia

Cosa potrebbe succedere se qualcuno si avvicinasse a noi, per strada, con fare minaccioso? Potremmo avere paura. E, quindi, provare una reazione emotiva intensa ma coerente con la minaccia che stiamo percependo. Si può avere paura di tante cose. Ma quasi sempre la paura è un sentimento intelligente perché attiva in noi risposte psico-biologiche efficaci di fronte alla minaccia (come ad esempio l’attacco o la fuga dal temibile inseguitore).

Il problema sorge quando certe paure diventano esagerate, irrazionali e sproporzionate rispetto a cosa le provoca. In questo caso di fronte a specifiche situazioni od oggetti l’ansia ci assale ed è travolgente. Ci porta ad evitare a tutti i costi di avvicinarci a tali oggetti e situazioni, fino ad impedirci di andare a lavoro o avere relazioni sociali. Coloro che provano queste esperienze soffrono di un disturbo psichico detto Fobia Specifica.

Le Fobie Specifiche sono disturbi persistenti nel tempo (durano da almeno sei mesi). Frequentemente riguardano gli animali (per es. topi, uccelli, serpenti, insetti etc.), le malattie, le ferite, il sangue (ad es. la fobia degli aghi), il volare etc. Le Fobie colpiscono circa l’11% della popolazione generale. Tendono a manifestarsi per la prima volta durante l’infanzia (soprattutto quando riguardano animali, ferite, sangue) o in adolescenza ed età adulta (specialmente le fobie degli ambienti chiusi come gli aerei, gli ascensori etc.)

Secondo la psicoanalisi quando le fobie diventano parte integrante del carattere è la personalità dell’individuo a diventare fobica. Nei casi più gravi gli individui con Personalità Fobica tendono con rigidità, ricorrenza e scarsa consapevolezza a legare l’angoscia a situazioni temute specifiche, ad evitare queste situazioni per sentirsi al sicuro, a viversi come inadeguate, bisognose di aiuto e del supporto degli altri, a sentirsi timorose persino dei propri sentimenti, a vivere numerose fobie specifiche.

φ  Perché ricorrere alla psicoterapia?

La psicoterapia è uno strumento molto efficace nella cura delle fobie e spesso agisce in tempi non troppo lunghi (leggi qui).

La psicoanalisi considera le fobie come espressione inconscia di angosce e sentimenti contrastanti sorti all’interno di relazioni affettive dense di timore (leggi qui). I sintomi fobici motivano la persona ad evitare difensivamente il dolore e l’ansia associate a questi conflitti emotivi. Nello stesso tempo l’evitamento fobico rende la persona rigida ed inibita.

L’esplorazione del significato inconscio dell’angoscia fobica è il principale obbiettivo della psicoanalisi. Lo psicoanalista aiuta il paziente a collegare le sue paure alle esperienze del passato, a risalire all’origine interpersonale delle sue fobie nell’ambito di una relazione psicologicamente sicura. Questo di per sé aiuta la persona a sentirsi meno passiva rispetto alle sue fobie, e a vivere l’ansia dentro di sé senza per questo crollare.